Il Governo vieta il glifosato? Macché: è la solita bufala

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Dopo tante polemiche, e in seguito a tante insistenze da parte del mondo dell’agricoltura e dell’ambiente, il governo annuncia di aver “vietato” il cancerogeno pesticida glifosato. C’è da festeggiare? Meglio prima verificare, quando c’è di mezzo Renzi. E infatti, puntualmente scopriamo che si tratta del solito sistemino: si annuncia una cosa, quando nel decreto ce ne è scritta un’altra. Tanto, devono essersi detti, chi volete che vada a controllare?
I portavoce M5S si sono invece presi a briga di farlo, ed hanno scoperto che su 173 composti presenti nel database del ministero delle Politiche Agricole solo 85 sono stati revocati perché formati da glifosato e dal pericoloso coformulante ‘ammina di sego polietossilata’. Ce ne sono però altri 20, che, pur avendo la stessa composizione degli 85 vietati, hanno incassato il via libera dal decreto. Incompetenza? Dolo? Sono stati scelti a caso? Non si sa. Inoltre, rispetto al decreto ministeriale precedente del 2014, le aree vulnerabili in cui è vietato usare il glifosato, anziché essere estese a tutte le aree urbane, sono state addirittura ridotte.
Insomma, si tratta dell’ennesimo decreto-bufala in cui ci vanno di mezzo la salute dei cittadini e l’ambiente. E se si volesse descriverlo con un po’ più di realtà, dovrebbero annunciarlo così: “Glifosato: il Governo lascia tutto come prima, anzi peggiora“.