Natale: ai terremotati niente casette, e nemmeno container

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“In una grotta, in una capanna, al freddo e al gelo”: così recitano le poesie e le canzoncine che i bambini imparano a Natale. Il Natale è in arrivo anche a Norcia e ad Amatrice, ma gli sfollati non avranno capanne e neppure i container garantiti dalla solita promessa roboante di Renzi il giorno dopo il sisma. Se ne staranno al freddo, al gelo, e al massimo in tenda.
Non che i container siano chissà che strenna, eppure in nome dell’ormai consueto “meglio che niente” avrebbero potuto ospitare qualcuno in più dei 250 a cui entro fine anno garantiranno riparo: nella zona ci sono ancora migliaia di persone rimaste senza tetto da ottobre, e persino da agosto scorso.
Il M5S ha chiesto un’accelerazione sulla fornitura delle casette di legno di cui ormai si parla da settimane. Il governo tergiversa: se ne discute, si devono fare gli appalti, chissà. Intanto, però, finge anche di non sapere che a pochi chilometri, in Umbria, ci sono 700 casette già pronte rimaste dal sisma del 1997. Perché non trasferirle e utilizzarle subito? Basterebbe un po’ di rapida buona volontà. Ma aspettarsi buona volontà da questo governo, è come aspettare la slitta di Babbo Natale.