Scuola, buone notizie: su precariato vince linea M5S

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Sono passati già tre anni, da quando Renzi ha promesso che con la Buona Scuola avremmo avuto lo stop alla “supplentite”: eppure oggi ci sono ancora 140 mila supplenti. Bambini e ragazzi disabili continuano a cambiare docente di sostegno a ritmo serrato, anche 5 cambi all’anno. E il precariato, che doveva finire anch’esso? Esiste ancora: i docenti abilitati esclusi dal concorso vengono tuttora utilizzati come precari.
Insomma un disastro, al quale il M5S da quattro anni sta cercando di porre rimedio con continue battaglie parlamentari. Che portano risultati come quello di ieri: finalmente il buonsenso ha prevalso e sono stati apportati alcuni importanti correttivi agli “orrori” della Buona Scuola. La bozza di parere del Pd (Ghizzoni) sullo schema di decreto relativo al reclutamento, prevede infatti l’inserimento di tutti gli abilitati in graduatorie di merito regionali a scorrimento per l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili, in base al fabbisogno reale delle scuole.
Tra le altre nostre proposte accolte nella bozza di parere della maggioranza ricordiamo anche quella che concerne l’immediata assunzione dei docenti delle GAE e del concorso 2016, includendo anche gli idonei oltre il limite del 10% stabilito dalla legge 107, che abbiamo sempre considerato iniquo e incostituzionale. Tutto questo è stato accolto e recepito: finalmente a vincere sono stati i diritti dei docenti, il buonsenso, la tutela della continuità didattica e il bene degli studenti. In particolare, stiamo cercando proprio in queste ore di apportare ulteriori correttivi da inserire nel parere, a partire da quello per fare in modo che, rispetto all’attribuzione del punteggio nelle graduatorie regionali di merito, la prova orale non abbia un peso sproporzionato rispetto ai titoli.
Se questo e ad altri correttivi verranno accolti, valuteremo seriamente il ritiro del nostro parere alternativo, presentato ieri in commissione Cultura. Quando la politica fa uno sforzo reale nella direzione della condivisione e del bene dei cittadini il M5s non mette muri o veti, ma è assolutamente disposto a collaborare.