Alimentare, stop a parere Stato-Regioni; depotenzia decreto etichetta

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Roma, 10 maggio – “Dal restringimento del campo di applicazione all’eliminazione della gestione nazionale dei controlli fino alla riduzione delle multe. Sono alcune delle modifiche contenute nel parere della Conferenza Stato Regioni allo schema di decreto del Governo per l’introduzione dell’obbligo di indicare nell’etichetta alimentare la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento”. Lo denunciano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura. “In particolare – spiega il deputato 5stelle Filippo Gallinella – il documento della Conferenza Stato Regioni interviene: all’articolo 1, chiedendo di eliminare dal campo di applicazione ‘la rintracciabilità dell’alimento da parte degli organi di controllo, nonché per la tutela della salute’, limitandolo all’informazione del consumatore; all’articolo 5 sulle Sanzioni proponendone una notevole riduzione; all’articolo 8, che, al comma 1, allunga i tempi dell’entrata in vigore da 180 giorni a un periodo minimo di 12 mesi, mentre, al comma 2, chiede che gli alimenti immessi sul mercato senza la sede dello stabilimento in etichetta prima dell’entrata in vigore possano essere commercializzati fino all’esaurimento delle scorte degli imballaggi, invece che degli alimenti. Infine il documento propone la soppressione di tutto l’articolo 6 relativo all’Autorità competente che chiede di trasferire la gestione dei controlli alle Regioni, togliendola all’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole”. “Ci auguriamo che al momento della votazione la maggioranza non includa questo vero e proprio attentato al Made in Italy all’interno del parere che sarà dato prossimamente in Commissione Agricoltura”, concludono i parlamentari 5stelle.