Con Jobs Act crescono solo lavoro precario e licenziamenti

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Roma 23 giu – “Gli unici effetti del Jobs Act, come ribadiamo da mesi, sono stati l’aumento del lavoro precario e l’aumento dei licenziamenti. I dati INPS diffusi oggi relativi al primo quadrimestre del 2017 dimostrano, infatti, che crescono soltanto le assunzioni a tempo determinato (+30,6%), mentre quelle a tempo indeterminato continuano a diminuire (- 4,5%) e la situazione peggiora anche in relazione ai licenziamenti che sono cresciuti rispetto all’anno scorso”. Lo affermano i portavoce del MoVimento 5 Stelle delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato.
“Abbiamo sempre denunciato – proseguono – che la bolla iniziale delle assunzioni era dovuta agli sgravi contributivi che aveva comportato un aumento delle trasformazioni di contratti già esistenti, ciò che non stava a significare però nuova occupazione. Oggi l’INPS conferma anche la diminuzione delle trasformazioni dei contratti, che si sono ridotte dello 2,4%“.
“Con il Jobs Act, lavorare non basta per avere una vita dignitosa. Con la crescita del lavoro precario e dei licenziamenti possiamo solo aspettarci un forte incremento delle persone povere. Sul tema non dimentichiamo che l’Italia e la Grecia continuano ad essere gli unici Paesi d’Europa a non aver ancora introdotto una misura di sostegno al reddito collegata al reinserimento lavorativo per le persone più povere, come il reddito di cittadinanza del MoVimento 5 Stelle” concludono.