Emergenza incendi, non c’è un solo istante da perdere

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Siamo in piena emergenza incendi. Assistiamo a soccorritori stremati, con turni senza sosta, e le fiamme di centinaia di roghi che stanno devastando soprattutto la Campania, la Sicilia, la Calabria, ma anche altre regioni.
Ebbene, lo diciamo a gran voce e con la forza che ci proviene dalle nostre battaglie: fermare le fiamme e affrontare tutte le complicazioni che i soccorritori stanno vivendo è terribilmente difficile e la colpa è della riforma Renzi sulla P.A..
Il MoVimento 5 Stelle ha sempre denunciato la scelleratezza di queste politiche, soprattutto in un Paese come il nostro, in continua emergenza legata sia al territorio sia all’ambiente.
Siamo sempre stati contrari a sciogliere il Corpo Forestale e dissipare conoscenze fondamentali e competenze specifiche per proteggere il nostro patrimonio boschivo, la nostra terra.
Come il rapporto Ecomafie di Legambiente ogni anno ha testimoniato, i Forestali hanno sempre totalizzato il maggior numero di azioni di contrasto ai reati ambientali.
Perché smantellare questo corpo? Perché renderne l’azione difficile se non, in certi casi, impossibile?
I Carabinieri non hanno competenze di spegnimento, e anche i mezzi del corpo forestale passati ai militari non possono essere utilizzati. Hanno cancellato un patrimonio di know how con un tratto di penna. Senza pensare a cosa sarebbe accaduto. Eppure era tutto piuttosto prevedibile.
A questo si aggiungono i tagli fatti, il mancato riordino e potenziamento dei Vigili del Fuoco, aver reso regioni a statuto speciale e quindi con propri ordinamenti e risorse come la Sicilia sprovviste di mezzi, uomini e, addirittura, di flotte aeree per gli incendi boschivi, non avere più i forestali a dirigere le operazioni di spegnimento, e quindi rendere i soccorsi scoordinati e disorganizzati: ecco le conseguenze delle politiche del governo Renzi. Per tutto questo, è il Pd ad avere la responsabilità politica di quanto sta succedendo.
Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto in Commissione Affari Costituzionali l’approvazione delle seguenti proposte. Avevamo intuito i rischi, oggi purtroppo realtà, che avrebbe comportato la riforma sulla PA voluta da Renzi.
Vogliamo: i) Aumentare il personale di Polizia esistente mediante nuove assunzioni; ii) Razionalizzare le funzioni non solo della Polizia, ma anche dei Vigili del Fuoco; iii) Istituire un corpo di polizia forestale specializzato nel contrasto dei delitti ambientali; iv) Rivedere le modalità di utilizzo dell’esercito, prevedendo l’ampliamento dei tempi di utilizzo e semplificazioni di intervento in casi di calamità naturali (alluvioni, allagamenti, incendi, ecc.); v) Evitare la soppressione del Corpo di Polizia forestale ed evitare la riduzione dei compiti specifici della forestale; vi) Equiparare il personale degli enti parco e degli agenti di pubblica sicurezza al comparto sicurezza; vii) Prevedere specifici compiti per i vigili del fuoco e per la protezione civile, nell’ambito delle specificità delle competenze che il Governo ha voluto invece eliminare; viii) Potenziare il Corpo di Polizia forestale e quello Nazionale dei vigili del Fuoco, per quanto riguarda la lotta attiva agli incendi boschivi.
Questa maggioranza continua a dare miliardi alle banche, mentre tutto attorno sprofonda!
Adesso è il tempo degli interventi urgenti: per questo abbiamo chiesto lo stato di emergenza e una pressione, forte, sui presidenti di regione affinché usino tutti i mezzi a disposizione per fermare le fiamme. Loro hanno un’altra responsabilità precisa: hanno adottato tardi, anzi tardissimo, i piani antincendio, come nel caso di Sicilia e Calabria. Oppure non li hanno ancora adottati, come nel caso di una delle regioni più martoriate dagli incendi, la Campania. Almeno lo facciano ora, per provare, l’anno prossimo, a prevenire, oltre che curare.
In questo dramma, un governo latitante ci costringe persino a chiedere aiuto ai mezzi europei. Perché – va da sé – per salvare banche e banchieri non si risparmiano, mentre a salvare i nostri boschi, i nostri parchi nazionali, i nostri territori, nonché l’aria che respirano gli italiani ci penserà qualcun altro: il MoVimento 5 Stelle non appena sarà al Governo!