Dl Clima: Mille volte sì al decreto. L’ambiente dev’essere al centro dell’attività di Governo e Parlamento

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“Con il decreto Clima ascoltiamo le nuove generazioni che scendono in piazza e rispondiamo loro con fatti concreti. È un piccolo passo ma dal valore culturale enorme, non solo perché stiamo approvando il primo provvedimento italiano che si occupa di clima e di ambiente, ma perché traccia una visione di città e di futuro.
Vogliamo che i nostri centri urbani puntino sulla mobilità sostenibile, che l’aria sia respirabile e che si riducano i rifiuti. Con il decreto Clima puntiamo a ridurre il traffico nelle nostre città e le emissioni inquinanti con incentivi per la rottamazione di autovetture e motoveicoli in cambio di buoni mobilità spendibili in abbonamenti al trasporto pubblico locale, acquisto di bici e mobilità condivisa. Investiamo in corsie preferenziali e in forestazione urbana.
La portata culturale del provvedimento è testimoniata anche da una modifica che sembra di forma ma in realtà è sostanziale: dal 1° gennaio 2021 il Comitato interministeriale per la programmazione economica assumerà la denominazione di Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), al fine di valorizzare gli aspetti ambientali di ogni decisione di politica economica. L’ambiente è al centro di ogni nostra scelta personale e politica e non possiamo ignorarlo. Questo decreto ce lo ricorda, e faremo di tutto affinché anche la programmazione della futura attività del Parlamento e dell’Esecutivo sia trasversalmente improntata alla riconversione economica dell’economia, per garantire agli italiani più lavoro, più salute e una qualità della vita migliore”. Così il deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Ambiente Riccardo Ricciardi, a margine del suo intervento in Aula per la dichiarazione di voto di fiducia sul Decreto Clima.