CANAPA INDUSTRIALE: L’APPLAUSO DI LEGA E FRATELLI D’ITALIA È UNO SCHIAFFO AGLI AGRICOLTORI ITALIANI

mantero-canapa.jpgIl dibattito sulla regolamentazione della canapa industriale in Legge di stabilità ha fatto molto rumore: quando si parla di questa pianta il pregiudizio e le semplificazioni sono dietro l’angolo.
La Commissione Bilancio inizialmente aveva approvato una norma proposta dal Movimento 5 Stelle che andava a regolamentarne la coltivazione della canapa per uso industriale, introducendo una piccola accisa esclusivamente sulla biomassa di canapa.
Con la nostra proposta volevamo dare, una volta per tutte, certezze dal punto di vista legislativo a migliaia di agricoltori che operano nella filiera della canapa e per far crescere un settore che può rappresentare una risorsa per l’intero comparto agricolo. Questo emendamento però è stato dichiarato inammissibile dal presidente del Senato, Elisabetta Casellati. Accettiamo questa decisione ma ci sono alcune cose che vanno chiarite, in modo che gli italiani siano informati su quello che è successo.
Alla notizia della decisione del presidente Casellati le opposizioni, Forza Italia, Lega e Fratelli di Italia, hanno applaudito in aula per la cancellazione della norma dalla Manovra. Ignoranza e pregiudizio si sono mescolati in un gesto che non lede chi ha proposto la norma, ma chi svolge con passione e sacrificio un’attività imprenditoriale che porta con sé un indotto importante e occupazione. Parliamo di circa 3 mila aziende e di 12 mila dipendenti. Aziende che non delocalizzano, ma hanno deciso di investire nel nostro Paese.
La Coldiretti ricorda che “centinaia di aziende agricole che hanno investito nella cannabis. I terreni coltivati in Italia che giro di cinque anni sono aumentati di dieci volte: dai 400 ettari del 2013 ai quasi 4000 stimati per il 2018, nelle campagne di Puglia Piemonte, Veneto Basilicata, ma anche in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna”.
Il nostro provvedimento per la canapa industriale è stato definito dai rappresentanti per gli agricoltori “Un intervento legislativo opportuno per non frenare un settore in grande sviluppo in tutto il mondo”.
Con quell’applauso le opposizioni hanno sbeffeggiato 12mila famiglie, quei cittadini che dovrebbero tutelare e rispettare. Salvini al Senato ha fatto la sua performance ad uso dei social solo darci degli “spacciatori dello Stato”. Non sa di cosa parla, come al solito, perché a lui non interessa: quello che conta è lo show, spararla grossa. Ribadisco che stiamo parlando di canapa industriale. Una materia che, grazie alla sua duttilità, può avere mille utilizzi: mattoni isolanti, oli antinfiammatori, bioplastiche, tofu, bevande vegane, birre, cosmetici. Cosa c’entra la canapa industriale quindi con le droghe? Nulla.
Tra l’altro ricordo che la stessa Lega ad agosto, ha proposto e fatto approvare dal Consiglio regionale della Regione Veneto la Legge n. 36 sul “Sostegno e promozione della coltivazione e della filiera della canapa sativa L”. Sapete di cosa si tratta? Della canapa industriale, che è stata promossa per sostenere i produttori e il sistema industriale. Trovate qualche similitudine con la nostra proposta?
Salvini e tutti quelli che hanno applaudito ieri in aula per la bocciatura della nostra norma, dovrebbero spiegare perché da una parte la Lega approva questa legge e dall’altra la attacca, insulta e fa becero allarmismo. È totalmente falso dichiarare che la coltivazione di questa pianta per scopi industriali favorisca o incentivi l’uso delle droghe. L’unica cosa che Salvini legalizza con le sue uscite è la menzogna, l’ignoranza al potere. Anzi, all’opposizione.
Così in una nota il senatore M5S Matteo Mantero