Smog: chi sta bocciando l’auto elettrica? Il governo!

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Piove. Che bella notizia per i politicanti al governo che adesso potranno mettere (di nuovo) nel cassetto temi fastidiosi e spinosi come lo smog, l’inquinamento, i rischi per la salute.
Argomento archiviato e tutto riprende come prima.
Abbiamo assistito in questi giorni a un circo di dichiarazioni, anche e soprattutto da parte di chi è responsabile, con le sue scelte politiche, di uno sviluppo insostenibile e che va nel senso esattamente contrario a tutte le raccomandazioni internazionali e le indicazioni che ci sono arrivate anche dalla Conferenza mondiale sul clima di Parigi. E salutate con giubilo proprio da coloro che le ignorano.
Parlano di smog, ma nel frattempo in tutte le leggi di Stabilità continuano a bocciare gli emendamenti del M5S che propongono di rafforzare e incrementare la rete di distribuzione elettrica.
Pontificano, e lasciano il Paese nel Medioevo.
Non è un caso che la Tesla abbia deciso di investire in Corea del Sud. Non è venuto in mente all’azienda, all’avanguardia nel settore del trasporto privato elettrico, di investire in Italia. La Corea del Sud, come racconta Wired, ha investito molti soldi in incentivi per creare una rete elettrica distribuita sul territorio. Invece l’Italia? Gli appalti per i trasporti pubblici – tanto per fare un esempio significativo – prevedono ancora mezzi a gasolio, gli incentivi sono ancora orientati alla rottamazione, non si prende in considerazione il rafforzamento delle linee elettrificate del trasporto. E a volte la tassazione regionale penalizza proprio i mezzi più ecologici, come ha provato a fare Chiamparino in Piemonte. Misura mitigata solo grazie all’intervento del M5S in regione.
Il Movimento 5 Stelle la soluzione ce l’ha: spostare l’asse cartesiano rispetto a quanto fino ad ora è stato fatto. Incentivare il trasporto elettrico, sia privato che pubblico, creare un sistema di distribuzione dell’energia lungo le autostrade di modo da rendere possibile la pianificazione dei viaggi e creare quindi il presupposto per lo sviluppo di una mobilità sostenibile.