Riforme: l’ultimo atto al Senato
Oggi il Senato ha votato per l’ultima volta il testo di riforma costituzionale che porta la firma di ‘altissimi padri costituenti’ come Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Denis Verdini.
Il ministro Boschi in particolare, invece di sfregiare la Costituzione, dovrebbe rispondere alle domande su suo padre Pier Luigi Boschi e sulla banca di famiglia, Banca Etruria, più volte interessata dai provvedimenti ad hoc del Governo di cui il Ministro fa parte.
Ma il ministro delle Riforme e il Presidente del Consiglio, invece di fare chiarezza su questo evidente conflitto di interesse, hanno preferito mentire agli italiani facendo credere loro che quello in atto è un cambiamento necessario al Paese.
La prima menzogna è: “ce lo chiede il popolo italiano“: E’ FALSO! I cittadini italiani non hanno mai chiesto di demolire le regole democratiche e i principi costituzionali del Paese.
La seconda menzogna è che con questa riforma si abolisce il Senato: FALSO! Così come è falso che ci sarà un risparmio per i cittadini e uno snellimento delle procedure legislative.
Il Senato continuerà ad esistere e ed approvare leggi importanti (tra cui quelle costituzionali), continuerà a mantenere il suo apparato e i relativi costi che oggi pagano gli italiani, senza però essere stato eletto dai cittadini; verrà riempito di consiglieri regionali e sindaci, che un lavoro già ce l’hanno, e che quindi dedicheranno al lavoro in Senato gli scarti del loro tempo. Tutto però con l’immunità parlamentare, che all’occorrenza li salverà dalla galera.
La terza menzogna è che il bicameralismo perfetto non funzioni: FALSO! La stessa maggioranza ha dimostrato che quando di mezzo ci sono i suoi interessi, le leggi si possono approvare in fretta e furia. Lo hanno fatto con la legge Boccadutri, con cui si sono intascati i rimborsi elettorali senza certificare i propri bilanci.
Fortunatamente, l’ultima parola spetterà ai cittadini e saranno loro a decidere se mandare a casa questo governo.
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