#stopconsumodisuolo: ecco la legge del Pd che aiuta i palazzinari
Un’occasione persa, un ennesimo favore alle lobby, uno dei tanti esempi che la maggioranza a parole dice una cosa e con i fatti agisce in senso contrario. Ecco che cos’è la legge sul consumo di suolo che la Camera ha approvato oggi.
Con la legge sullo stop al consumo di suolo volevamo mettere un freno e bloccare la cementificazione selvaggia ed inutile del nostro Paese. Come al solito, cercare di trovare una soluzione con la maggioranza è stato inutile.
Dall’alto sono calate le modifiche e sono state inserite norme per cementificare più agevolmente le aree agricole.
«Siete riusciti a trasformare la legge che oggi votiamo in una legge che incentiva il consumo di suolo agricolo e deregolamenta la disciplina urbanistica per intere sezioni delle nostre città che definite aree di rigenerazione urbana», ha detto Massimo De Rosa nella sua dichiarazione di voto finale.
Il M5S ha votato no.
Non ci stiamo a una legge che nel titolo dice una cosa e poi prevede l’esatto contrario.
«Ci è stato detto in Aula che dovremmo rileggerci la legge – risponde al Pd Massimo De Rosa – non è il Movimento Cinque Stelle che deve rileggersi la legge e capirla. Le associazioni ambientaliste e Salviamo il Paesaggio hanno fatto critiche analoghe alle nostre. Le questioni sono due: o il movimento di cittadini e la società civile non capiscono nulla oppure la maggioranza ha portato avanti una legge negativa per tutto il Paese».
«Ci avete già tolto i risparmi, la sanità, volete toglierci la casa. Volete toglierci il diritto di respirare, volete trasformare l’acqua in un bene privato e ora cercate anche di toglierci la terra da sotto i piedi. Il Movimento Cinque Stelle farà di tutto per impedirvi di portare a termine questa ennesima presa in giro, questo ennesimo slogan utile solo alla vostra propaganda, ma che continua a mettere a rischio la vita delle persone. Per questo vi invito a stare attenti, vi dico di fare attenzione. Attenzione perché il suolo è un bene comune, è di tutti, e la terra, da sotto i piedi, potrebbe franare prima a voi».