Prostituzione minorile: Bertorotta, fenomeno in crescita occorre attenzione e prevenzione

prostituzione-minorile-2.jpg “L’indagine conoscitiva sulla prostituzione minorile di cui sono stata co-relatrice è stata condotta in Senato per oltre due anni grazie al contributo emerso durante le numerose audizioni, che hanno coinvolto Magistrati, Sostituti Procuratori della Repubblica, polizia postale, Presidenti dei Tribunali per i Minorenni, Associazioni e Fondazioni. Persone che con passione e competenza operano sul campo tra mille difficoltà e che hanno contribuito a fornire un quadro sfaccettato di un fenomeno che rimane per molti aspetti sommerso” lo afferma la senatrice del M5S Ornella Bertorotta.
“Il fenomeno della prostituzione minorile è in crescita in Italia, sia per quella fetta che riguarda i minori, siano essi di sesso maschile che femminile, non accompagnati che arrivano nelle nostre città in misura sempre maggiore a causa dei flussi migratori. Bambini soli che diventano preda di associazioni criminali che li portano sulla strada, privi di strumenti culturali per chiedere aiuto – prosegue la pentastellata -. E poi c’è una prostituzione che nasce all’interno di contesti familiari più agiati, ma caratterizzati per lo più da un’evidente povertà valoriale. Ricordiamo i recenti casi di cronaca delle baby squillo al quartiere Parioli a Roma, di cui non si può assolutamente ritenere che vi sia una prostituzione minorile “voluta”: anche quando sembra, leggendo i giornali o le trasmissioni in tv, che questi adolescenti siano consenzienti e disponibili, in realtà si parla di abuso, trattandosi comunque di minori”.
“Puntiamo sul recupero dei minori, sulla cura e sull’educazione all’affettività e al rispetto del proprio corpo e dell’essere, puntiamo su un lavoro congiunto a più livelli, partendo dalle scuole per arrivare alle reti genitoriali, ai servizi socio-sanitari e istituzionali, costituiti dalla magistratura minorile e dalle forze dell’ordine. Emerge più che mai la necessità di una maggiore preparazione professionale degli educatori, ma anche dei pediatri e degli agenti di polizia, affinché imparino a riconoscere i segnali di abuso e ad interagire con i giovani, vittime del fenomeno. Occorre dare un sostegno alle famiglie, anche di tipo psicologico, che consenta di fare riprendere ai genitori in mano il ruolo di primi educatori” spiega la Bertorotta.
Oltre al lavoro dei magistrati e degli assistenti sociali e delle associazioni, riteniamo che anche la politica debba fare la sua parte. Sicuramente il Parlamento potrebbe iniziare a rivedere la normativa sul patteggiamento, istituto che non dovrebbe applicarsi per reati riprovevoli e gravi come quelli relativi alla prostituzione minorile.
“Chiediamo, pertanto, che al più presto venga approvato il Piano nazionale di prevenzione e contrasto dell’abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori”, predisposto per gli anni 2015-2017 dall’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il M5S auspica infine che vengano puntualmente trasmesse ogni anno le relazioni tecniche scientifiche sulle attività svolte, al fine di permettere al Presidente del Consiglio di riferire al Parlamento”.