Tutela della natura e corpo forestale: quale futuro? Convegno M5S

Natura e forestale per post.png
Martedì 28 giugno 2016, presso la Sala Isma del Senato della Repubblica, in Piazza Capranica 72, a Roma si terrà un convegno dal titolo “Quale futuro per Natura e Forestale?” coordinato dalla portavoce M5S Enza Blundo.
Parteciperanno in qualità di relatori:
Franco Aru, docente, Università di Cagliari
Kevin Cianfaglione, docente, Università della Bretagna
Luigi Lombardi Vallauri, docente, Universita’ di Firenze
Paolo Maddalena, Corte Costituzionale
Pietro Parrino, docente, Università di Bari
Franco Pedrotti, docente, Università di Camerino
Beti Piotto, I.S.P.R.A.
Sergio Rizzo, giornalista, Corriere della sera
Franco Tassi, direttore Parco d’Abruzzo
Claudio Zucchelli, Consiglio di Stato
Alberto Abrami, docente, diritto forestale e ambientale
Roberto Marchesini, zooantropologo
I vari relatori affronteranno tematiche inerenti la difesa dell’ambiente, la salvaguardia del diritto, il presidio del territorio attraverso la riorganizzazione dello storico Corpo Forestale dello Stato, prevista dalla lettera a), comma 1, articolo 8 della legge 7 agosto 2015, n. 124 e dal conseguente schema di decreto legislativo (Atto Governo n. 306) attualmente all’esame congiunto delle Commissioni Affari Costituzionali e Difesa del Senato, per analizzarne la cultura e l’operatività, indispensabili per competenza e costanza. 
 
Il convegno vuole essere propedeutico ad iniziative politiche connesse al futuro del Corpo Forestale dello Stato. I relatori, non sospettabili di posizioni preconcette in quanto tecnici, discuteranno su problematicità e prospettive anche alla luce delle riforme in atto.
Il convegno nasce da una sentita esigenza di partecipazione della società civile e intende produrre, nello spirito della Carta Costituzionale, una mozione con pubblicazione degli atti che orienti le scelte politiche con la forza propulsiva della cittadinanza attiva e la capacità della professionalità tecnica.
 
Gli atti del convegno saranno offerti in fruizione nel circuito universitario e negli assessorati regionali per motivare successive azioni che mondo accademico e associazionistico volessero suggerire ad istituzioni e ad enti locali per rafforzarne l’opera di tutela del bene pubblico e dell’espressione democratica.