Ecomafie 2016, un primo passo importante ma la strada è ancora lunga

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ROMA 5 LUGLIO – “Il “Rapporto ecomafie 2016”, il primo ad un anno dall’applicazione della legge sugli ecoreati, norma nata grazie all’apporto decisivo del Movimento 5 Stelle segna finalmente una inversione di tendenza a tutela del nostro territorio e della legalità. Dopo 20 anni dalla presentazione del primo rapporto sulle “ecomafie” finalmente per la prima volta diminuiscono i reati ambientali . Diminuiscono appunto, non cessano di esistere. E’ un primo passo ma la battaglia continua ogni giorno a partire dai territori” così i parlamentari del Movimento 5 Stelle Salvatore Micillo, Massimo De Rosa, Paola Nugnes e Vilma Moronese delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato commentano il rapporto “Ecomafie” 2016 presentato da Legambiente questa mattina al Senato.
“Questi dati raccolti con impegno da Legambiente, che si collegano con la nascita della legge sugli ecoreati insieme alla norma sulla Agenzie Ambientali che chiude in parte il cerchio per poter combattere in maniera efficace i crimini ambientali, sono un primo passo che ci da coraggio, ma la strada è ancora lunga ed è necessario non abbassare mai la guardia ed agire insieme alle forze dell’ordine che ringraziamo per il grande lavoro svolto quotidianamente” continuano i parlamentari pentastellati. “In particolare l’attenzione deve rimanere altissima, iniziando dai territori e continuiamo a difendere il ruolo fondamentale del Corpo Forestale dello Stato nel combattere i crimini ambientali, Corpo Forestale che invece il governo vuole militarizzare e sciogliere nel corpo dei Carabinieri” spiegano i parlamentari del Movimento 5 Stelle di Commissione Ambiente.

I NUMERI DEGLI ECOREATI NEL 2015 NELLE DIVERSE REGIONI ITALIANE
– “Dei 947 ecoreati contestati grazie alla nuova legge nel 2015 la prima regione interessata è il Lazio (134 infrazioni con 121 denunce e 17 sequestri), seguita da Campania (95 infrazioni, 137 denunce, 12 sequestri) poi Toscana (73 infrazioni, 108 denunce, 22 sequestri) e Umbria (68 infrazioni, 59 denunce, 5 sequestri) e Emilia-Romagna (67 infrazioni, 81 denunce e 8 sequestri)” citano i parlamentari M5S citando i dati. “Seguono poi Puglia (62 infrazioni, 79 denunce, 28 sequestri), Lombardia (58 infrazioni, 67 denunce, 11 sequestri), Molise (47 infrazioni, 43 denunce, 21 sequestri), Abruzzo (40 infrazioni,77 denunce, 10 sequestri), Piemonte ( 40 infrazioni,59 denunce, 8 sequestri), Basilicata ( 38 infrazioni, 30 denunce, 5 sequestri),Veneto ( 28 infrazioni, 38 denunce, 2 sequestri), Calabria ( 23 infrazioni, 29 denunce, 25 sequestri), Liguria (19 infrazioni, 23 denunce, 2 sequestri), Sicilia ( 17 infrazioni, 87 denunce, 14 sequestri), Marche (12 infrazioni, 9 denunce, 5 sequestri), Valle d’Aosta ( 10 infrazioni, 10 denunce, 2 sequestri), Sardegna ( 9 infrazioni, 27 denunce, 3 sequestri), Trentino Alto Adige ( 9 infrazioni, 11 denunce, 0 sequestri), Friuli Venezia Giulia ( 5 infrazioni, 12 denunce, 4 sequestri)” concludono rendendo noti i dati del rapporto.