Renzi vuole poteri illimitati per realizzare inceneritori e cementificare

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Semplificazionee accelerazione procedimenti amministrativi’ ecco l’atto del Governo, incostituzionale e sovversivo dell’ordine democratico e del buonsenso, che Renzi ci propina per realizzare opere spesso inutili, anti-economiche e dannose per la collettività e l’ambiente aggirando la volontà democratica del territorio e degli enti locali.
La denuncia arriva da Marco Scibona e Andrea Cioffi, senatori del Movimento 5 Stelle membri della Commissione Lavori Pubblici e Trasporti di Palazzo Madama.
Con questo atto il Governo si auto-attribuisce poteri pressochè illimitati per realizzare impianti di gestione rifiuti come inceneritori e impianti di co-incenerimento,licenze edilizie e relativi procedimentiiper la tutela del paesaggio e beni culturali, utilizzo terre e rocce da scavo, costruzione di insediamenti industriali con relative autorizzazioni, procedure espropriative in senso lato, scarichi idrici, dragaggi e bonifiche ambientali di siti inquinati.
Se opere come le bonifiche di siti inquinati e la realizzazione di scarichi idrici e gli impianti di depurazione sono sicuramente una priorità per il Paese, di certo non lo sono impianti d’incenerimento o co-incenerimento dei rifiuti oppure pericolose deroghe alle norme che aprono le porte all’indiscriminata cementificazione ed inquinamento del suolo e dell’aria.
In ogni modo, ogni procedura dovrebbe rispettare le norme ordinarie ed anche europee di coinvolgimento dei cittadini e degli enti locali interessati.
Il governo Renzi con questo atto invece esautora in maniera autoritaria Sindaci e Presidenti di Regione. Lo schema prevede infatti che ‘ Il coinvolgimento degli enti territoriali è comunque escluso nel caso in cui “sussista un preminente interesse nazionale alla realizzazione dell’opera’.
Se ‘ l’opera non è ritenuta “d’interesse nazionale” Il Presidente del Consiglio può altresì delegare all’esercizio del potere sostitutivo il Presidente della regione o il sindaco’. .
Ma anche in questo caso si lascia nelle mani del Governo la scelta di delegare il potere solo a sindaci o presidenti di Regione accondiscendenti.
Se uniamo questo atto allo stravolgimento democratico causato dalla “riforma” costituzionale Boschi che da più poteri al Governo e dall’Italicum che assomiglia moltissimo a quella legge elettorale Acerbo che permise l’avvento del regime fascista, e aggiungiamo anche le norme che danno più potere ai Prefetti nella riforma della pubblica amministrazione, siamo di fronte ad un autoritarismo dell’ “uomo solo al comando” al servizio di lobby economiche che non hanno a cuore il bene comune di cittadini.
PER APPROFONDIMENTI
Atto del Governo
Analisi del centro studi del Senato