Conti pubblici: la UE sta per calare la mannaia. Grazie Renzi!

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Lo sapevamo. Lo avevamo previsto. Ed ecco che ora la Ue si prepara a presentarci il ‘conto Renzi’. La manovra elettorale con cui l’ex premier ha tentato di vincere un referendum che poi ha straperso, peserà sul groppone degli italiani per molto tempo. A partire da una correzione dei conti che potrebbe superare i 3 miliardi e che sarebbe in arrivo già entro marzo.
Bonus e mancette, per i quali i soldi sembrano sempre trovarsi e su cui la Commissione Ue ha chiuso colpevolmente un occhio, non sono serviti a Renzi per vincere il 4 dicembre. Gli italiani non si sono fatti imbrogliare. Ma ora rischiano di pagare le conseguenze di quelle politiche scellerate. La situazione è aggravata da una deflazione che appesantisce il nostro debito nominale e dalle bocciature a ripetizione delle agenzie di rating. Ricordiamo, tra l’altro, che mentre la flessibilità Ue si è esaurita dopo oltre 25 miliardi concessi nel triennio 2015-2017, c’è ancora la spada di Damocle delle clausole di salvaguardia nel 2018 e 2019: 19 miliardi di possibili aumenti fiscali l’anno prossimo e più di 22 miliardi fra due anni.
Ora terremo alta la guardia: vogliamo capire dove Padoan prenderà quei soldi. Faremo di tutto affinché a pagare non siano sempre i cittadini che già sono vessati in favore di banche e grandi interessi. Questi governi spendono secondo logiche clientelari e poi ci dicono che mancano i soldi per le vere priorità, quelle che il M5S propone da sempre a vantaggio del Paese.