SU BANCA TERCAS LA COMMISSIONE UE HA CREATO UN GRAVE DANNO AI RISPARMIATORI. LA NOSTRA DENUNCIA ERA GIUSTA. ORA OCCORRONO I RISARCIMENTI
Avevamo ragione. Ce lo dimostra la sentenza oggi pronunciata dalla Corte di giustizia Ue sul mancato salvataggio della Banca Tercas, che dà torto alla Commissione europea. Quando anni fa, in solitudine, sostenevamo che sarebbe stato possibile salvare la banca con l’intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi, alimentato dalle risorse del sistema bancario, avevamo ragione.
La Commissione europea, invece, si oppose, bloccando un’operazione che prevedeva anche il coinvolgimento di Banca Popolare di Bari. E bloccò la stessa operazione nell’assunto che l’intervento del Fondo interbancario configurasse un “aiuto di Stato”. Nulla di più sbagliato, come ora ha riconosciuto la decisione della Corte di giustizia Ue, che ha certificato l’errore della Commissione.
Quella decisione sbagliata, però, produsse a cascata il mancato salvataggio delle quattro banche dell’Italia centrale, sottoposte al famigerato bail-in, con le gravi conseguenze che tutti conosciamo. Ed ebbe ripercussioni negative anche sugli esiti a cui andarono incontro le due banche venete. A pagarne il prezzo più salato furono i risparmiatori.
Come MoVimento 5 Stelle abbiamo già all’epoca depositato in Senato una mozione, che ora intendiamo a maggior ragione rilanciare, per chiedere al Governo di attivarsi prontamente, in sede europea, per quantificare e ottenere, soprattutto a beneficio dei risparmiatori, il risarcimento dei danni causati da questa decisione errata.
Dopo essere stati gli unici a volere e a costituire il Fondo indennizzo risparmiatori, che in questi mesi ha dato e sta dando sollievo a tante famiglie truffate, oggi mettiamo a segno un altro punto per recuperare e garantire giustizia sociale.