ILVA: secondo il governo, i bimbi di Taranto si ammalano perché sono poveri (video)

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Guardate questa immagine. Riporta la risposta del governo all’interpellanza sul caso Ilva che il M5S ha presentato al ministero della Salute, in cui chiedevamo notizie sulla situazione sanitaria in base ai dati dello studio della regione Puglia, Arpa e Asl dal quale si evince un incremento di mortalità che aumenta a mano a mano che ci si avvicina alla fonte di esposizione: l’Ilva.
Una risposta che non possiamo definire che sconvolgente.
L’Istituto Superiore di Sanità afferma infatti che gli studi evidenziano con qualche piccolo distinguo una situazione ambientale-sanitaria per il territorio di Taranto, paragonabile a quella di un’area urbana ad alta antropizzazione. In pratica, l’aria di Taranto è uguale a quella di Roma. Vi pare possibile?
Ma c’è di peggio: hanno osato dire, anzi scrivere nero su bianco che i danni neuropsicologici dei bambini che presentano piombo nel sangue sono influenzati da “fattori socio-economici e culturali legati alle famiglie di appartenenza dei bambini”.
Insomma, i bambini di Taranto si ammalano perché sono poveri.
Il governo va pure oltre, e dice che negli ultimi anni la concentrazione di benzopirene nelle polveri sottili è diminuita… ma certo: perché è diminuita anche la produzione dell’Ilva! E poi, secondo il sottosegretario allo Sviluppo economico, l’incremento dei tumori non può essere associato a una fonte attuale di inquinamento bensì a un danno avvenuto fino a 30 anni prima dello studio. Vai a sapere.
Secondo questo governo dunque l’Ilva è innocente di tutto, e la terribile mortalità che colpisce Taranto e soprattutto i suoi bambini è imputabile di volta in volta al caso, alla povertà o a eventi accaduti in tempi remoti. Questo si chiama arrampicarsi sugli specchi, si chiama prendere in giro popolazioni che vivono nell’angoscia. Taranto non merita tutto questo.
Nel video: l’intervento in aula di Diego De Lorenzis.