Sole24Ore: Mef, Consob e Confindustria devono rendere conto al Parlamento

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Lo scandalo della gestione del gruppo Sole24ore delegittima l’intero mondo dell’informazione e molte delle istituzioni di questo Paese tra cui Confindustria. Già a novembre scorso avevamo pungolato il governo, invitandolo a un’azione decisa. Ora, di fronte a un’indifferenza che rischia di diventare connivenza, il M5S chiede di audire urgentemente in Commissione, possibilmente in sessione congiunta, i rappresentanti di Mef, Consob e Confindustria in relazione ai gravi fatti che si stanno delineando.
Lo abbiamo fatto attraverso una lettera inviata ai presidenti delle Commissioni Finanze di Senato e Camera, il senatore Mauro Marino e il deputato Maurizio Bernardo, firmata dai nostri portavoce Laura Bottici e Carlo Sibilia. Puoi scaricarla QUI.
Ci sono 27mila piccoli, e malcapitati, risparmiatori cui dare risposte. E ci sono da tutelare i dipendenti del giornale che stanno lottando con coraggio contro la ‘mala gestio’ della testata. Nella lettera chiediamo tra l’altro maggiori informazioni circa il possibile utilizzo del “pubblico risparmio per tappare i buchi della disinvolta gestione e dei mega stipendi dei direttori, facendo conseguire perdite superiori al 90 per cento dell’investimento iniziale”. E anche circa “l’effettivo andamento delle vendite tra copie cartacee vendute in edicola, abbonamenti cartacei, abbonamenti digitali singoli, abbonamenti digitali venduti a pacchetto”.
Siamo di fronte a un governo e a una vigilanza che finora non hanno fatto nulla per contrastare una conduzione disinvolta delle imprese quotate in Borsa, con l’aggravante di un quotidiano di Confindustria che non ha mai mancato di tuonare a favore del rigore nei conti pubblici e nella gestione delle partecipate, ma poi viene utilizzato come una sorta di municipalizzata ad personam, a spese di ignari risparmiatori. Tutti rigorosi, con i soldi degli altri.