Def, restano ‘in rosso’ agricoltura e Made in Italy

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Roma, 20 aprile – “Restano ancora ‘in rosso’ agricoltura e made in Italy, senza interventi in grado di risollevare il settore e a tutelare in modo efficace e organico le eccellenze agroalimentari del Made in Italy”. Così i deputati del M5S della Commissione Agricoltura commentano il voto contrario al Documento di Economia e Finanza. “A seguito del rilevante calo del valore aggiunto nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-0,7%), l’azione dal Governo continua ad apparire del tutto insufficiente ad incidere in modo significativo sulle problematiche del settore: l’aumento continuo dei costi di produzione, la riduzione dei prezzi delle materie prime agricole, le conseguenze del cambiamento climatico in atto, la concorrenza sleale, la contraffazione e l’aumento della tassazione sono ancora le criticità più evidenti per le aziende agricole e della pesca. Tra le misure urgenti che mancano all’appello: interventi correttivi sull’Imu, che andrebbe eliminata anche per i terreni in affitto e ceduti a coltivatori diretti e Imprenditori Agricoli Professionali per un contratto che non abbia durata inferiore a 5 anni; l’estensione dell’indicazione d’origine delle materie prime a tutti i prodotti Made in Italy; il potenziamento sistematico della ricerca in agricoltura per la tutela della biodiversità agricola, la conservazione delle varietà e il mantenimento degli ecosistemi, oltre che l’istituzione di una Rete nazionale per la conservazione del germoplasma; la sistemazione logistica e abitativa dei braccianti agricoli stranieri costretti a vivere in veri e propri ghetti, in condizioni al limite della dignità umana. Peccato – concludono i pentastellati – per l’eliminazione dell’osservazione sul settore pesca in cui si evidenziava come il Fospe, che il Governo avrebbe dovuto rendere attivo al 31 marzo 2017, non abbia una copertura finanziaria sufficiente né è configurato in modo da corrispondere alle esigenze del comparto”.