Truffa Euribor: ora le banche straniere restituiscano il maltolto


Le grandi banche d’affari internazionali che con la mano sinistra ci chiedevano di cambiare la Costituzione in senso liberista, vedi JpMorgan, con la destra ci truffavano con la manipolazione dell’Euribor.
Prima Deutsche Bank, Royal Bank of Scotland, Barclays e Société Générale sono stati multati dall’Antitrust Ue per 1,7 miliardi. Poi si sono aggiunte Hsbc, Crédit Agricole e, appunto, JpMorgan con altri 485 milioni di sanzione. Un fatto gravissimo su cui, troppo a lungo, si è mantenuta una segretezza ingiustificata, visto che ci vanno di mezzo i conti dello Stato e i mutui di 2 milioni e mezzo di italiani che potrebbero averci rimesso indebitamente circa 16 miliardi.
Il cartello che manipolava i tassi avrebbe meritato che a queste banche si togliesse la licenza di operare. Invece il governo ha continuato a sottoscrivere contratti derivati basati su Euribor, il tasso di riferimento del mercato interbancario e dei mutui a tasso variabile, anche nel periodo dell’imbroglio, tra il 2005 e il 2008.
Ora il governo, dopo quattro anni di silenzio, non fornisce in aula i dati richiesti dal M5S sui contratti siglati con questi istituti, con la risibile scusa degli “impegni legati alla manovra correttiva”. Dicono che faranno i conti e poi risponderanno nel merito nei prossimi giorni.
Vedremo. Intanto chiediamo al governo, mentre fa i conti, di agire nei confronti delle banche per farsi eventualmente ridare i soldi. Chi guida il Paese smetta di andare a braccetto con i ladri di democrazia che sono anche i ladri della nostra ricchezza e che politica continua ad ossequiare, forse perché questi colossi della finanza sono anche i compratori privilegiati del nostro debito pubblico e ci tengono al guinzaglio.
Daniele Pesco e Alessio Villarosa, M5S Camera