PESCA, M5S: RAFFORZATA LEGGE SU CONTRASTO AL BRACCONAGGIO ITTICO
In commissione Agricoltura al Senato via libera alle modifiche che inaspriscono le pene nei confronti della pirateria
“Con la modifica all’articolo 40 della legge numero 154 del 28 luglio 2016, votata oggi in commissione agricoltura, abbiamo reso più efficace il contrasto alla pesca illegale nelle acque interne dello Stato. L’obiettivo è evitare che vengano catturate o prelevate, per scopi commerciali, specie ittiche e altri organismi acquatici con materiale, mezzi e attrezzature vietati dalla legge. Attraverso queste modifiche abbiamo anche inasprito pene e sanzioni: per i trasgressori è previsto l’arresto da due mesi a due anni e ammende fino a 6mila o 12mila euro oltre alla sospensione, ove il trasgressore ne sia in possesso, della licenza.
A dichiararlo sono i senatori del Movimento 5 Stelle della commissione agricoltura al Senato.
«Sempre più spesso sentiamo parlare di pescatori di frodo che con metodi illegali, come l’uso della corrente elettrica (elettrostorditori) o di sostanze chimiche e velenose, che uccidono gli animali in modo violento, catturano specie protette e provvedono trasporto di pesce in condizioni igieniche precarie. Questo pescato, di dubbia tracciabilità e certificazione sanitaria, non trova rilevante apprezzamento sul territorio nazionale e viene perciò collocato nei mercati dell’Est Europa».
«Si tratta di fenomeno che, ormai da diversi anni, interessa tutte le acque interne del territorio nazionale italiano, soprattutto del Centro-Nord Italia e della Pianura Padana, che produce un forte depauperamento della risorsa ittica delle aste fluviali nazionali incidendo in modo fortemente negativo sull’indotto economico riconducibile al settore della pesca sportivo-ricreativa costituito: da attività commerciali, aziende produttrici, strutture ricettive, operatori turistici e associazioni di volontariato».
«Procedure, queste utilizzate dai pirati della pesca – continuano i senatori M5S -, che, in tutti i casi, sono distruttive per l’intero ecosistema acquatico che necessitavano di un aggiornamento anche per favorire la tutela dell’ambiente e della biodiversità del patrimonio italiano».
«Questa è una misura che ci permette di intervenire anche in materia di contrasto alle zoomafie. Proprio il “Rapporto Zoomafia 2019”, presentato pochi giorni fa dalla Lav “Lega anti vivisezione”, aveva evidenziato come il bracconaggio ittico fosse in forte aumento mettendo in serio pericolo l’ittofauna fino a registrare la presenza di gruppi di stranieri organizzati dediti alla pesca di frodo nelle acque interne italiane. Una serie di accampamenti, fatti di tende e furgoni con targa proveniente dall’Est Europa, compaiono lungo le sponde lasciando poi rifiuti di ogni sorta: scarti di alimenti, cavi, bottiglie, batterie di vecchi veicoli usate per la pesca illegale. Le sanzioni previste non erano affatto dissuasive e la normativa era decisamente obsoleta».
«Ecco perché il M5S ha deciso di votare con fermezza questo provvedimento – concludono i senatori della commissione agricoltura M5S che hanno sottoscritto il provvedimento – che condivide pienamente e lo fare ogni qualvolta ci saranno da votare leggi che servono a migliorare la qualità di vita dei cittadini».