Clima, soliti slogan dal governo. Ma i fatti dicono altro

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Roma, 25 novembre 2015 – “Il ministro dell’Ambiente Galletti fa sapere che dopo Parigi bisognerà cambiare economia e politica industriale. Ci fa piacere che si sia reso conto che l’Italia, grazie ai provvedimenti del governo, sta andando proprio in senso ostinato e contrario alle politiche di sostenibilità energetica e climatica. Basta guardare gli atti di questa maggioranza per rendersi conto che sul clima sono tutti disposti a parlare, ma nessuno ad agire». È il commento dei deputati M5S delle Commissioni Ambiente e Attività produttive.
L’ultimo colpo basso contro le rinnovabili è di questi giorni: i proprietari di impianti fotovoltaici sono nel caos per l’ennesimo provvedimento mal programmato e mal predisposto che sta mettendo in difficoltà un settore già bistrattato e che invece dovrebbe anzi essere il fiore all’occhiello del nostro sistema di produzione energetico.
«Infatti il Gse – spiega Davide Crippa, M5S, primo firmatario dell’interrogazione al Ministero dello Sviluppo economico – sta procedendo alla sospensione dell’erogazione degli incentivi nei confronti degli impianti di produzione di energia elettrica con potenza superiore a 6 kW già connessi alla rete di bassa tensione ed entrati in esercizio il 31 marzo 2012 e per gli impianti di potenza fino a 50 kW già connessi alla rete di media tensione ed entrati in esercizio alla stessa data».
Si tratta di modifiche alla taratura dell’inverter e/o installazione di un dispositivo di interfaccia esterno. Ai proprietari di questi impianti si sospendono gli incentivi in quanto risulterebbe un mancato allineamento tra i dati riportati sui portali dei distributori di rete, inseriti precedentemente dagli stessi proprietari, con quelli in possesso del GSE.
Per ovviare alla sospensione, si dovrebbe provvedere alla registrazione sul portale “produttori” del produttore e dell’impianto in questione, adeguare correttamente l’impianto alla normativa vigente e aggiornare la documentazione (in particolare il regolamento di esercizio).
«Dato che – spiega Crippa – anche quando le operazioni siano state portate a termine correttamente bisognerebbe comunque attendere il sopralluogo del proprio distributore di rete per poter vedere ripristinati gli incentivi, vorremmo sapere quali sono le tempistiche con cui Enel sta gestendo questa emergenza e se la struttura a servizio di questa attività sia idonea e strutturalmente pronta. Chiediamo quindi al ministro di verificare queste informazioni e soprattutto di agire, per ripristinare gli incentivi e dare respiro a un settore come sempre bistrattato».