Decreto Giubileo: il solito minestrone, velenoso per l’ambiente
Decreto Giubileo: un minestrone indigeribile che, come sempre accade, contiene di tutto e di più. Nell’ottica stile “arraffi chi può” che contraddistingue gli atti di questo governo.
E il minestrone è particolarmente velenoso proprio riguardo all’ambiente.
Nell’articolo 2, ad esempio, 150 milioni di euro vengono trasferiti alla regione Campania in nome di una delle solite “emergenze permanenti”: quelle tristemente note ecoballe all’interno del territorio campano, per le quali neppure stavolta viene predisposto uno straccio di piano. La verità è che il governo non ha la più pallida idea di come risolvere la questione, e la liquida all’interno di un decreto legge limitandosi ad elargire denaro alla Campania. Anch’essa naturalmente governata dal PD e dove non esiste neppure un piano per le bonifiche.
L’articolo 5 del decreto Giubileo prende invece di mira le periferie e le aree extraurbane. I fondi che sarebbero dovuti servire per la riqualificazione extraurbana Milano-Limbiate – e che comprendevano quelli per la tramvia -, vengono presi e dirottati a Expo, per coprire il contributo che la provincia di Milano avrebbe dovuto elargire alla fiera renziana ma non ha mai pagato. La provincia non paga, l’Expo ancora ci costa, e i cittadini sono sempre condannati alle rinunce.
E non finisce qui. Col decreto si approfitta per abrogare la procedura prevista per l’approvazione e l’esecuzione degli interventi infrastrutturali relativi agli aeroporti di maggiori dimensioni, in poche parole arriva l’ennesimo favore agli amici cementisti e proprietari di terreni vicino agli aeroporti. Anche i 50 milioni a pioggia agli enti pubblici della Regione Calabria, spesso chiacchierati come serbatoio per voto di scambio, sono un regalo a certi “amici degli amici”.
Poi si prolunga il contratto a Trenitalia per i servizi universali, cioè i treni a lunga e media percorrenza come intercity, interregionali e regionali: ma perché si fa solo per un anno e anche qui senza uno straccio di piano, oltre che senza 1 euro di finanziamento? E l’aumento dei fondi per i trasporti pubblici promesso nei giorni dell’emergenza smog? Non pervenuto: smog e treni, che interessano ai cittadini, per il governo non sono una priorità.