Sulle cave di Carrara i riflettori restino accesi

paglini-senato-m5s.jpgRoma, 21 aprile: “Quando avviene un incidente alle cave tutti i riflettori si accendono su Carrara, poi dopo qualche giorno nessuno ne parla più finché non si verifica un nuovo lutto. Restano le promesse, ma azioni concrete e risolutive non sono mai state attuate” è l’allarme lanciato dalla portavoce M5S in Senato Sara Paglini, di Carrara, membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli infortuni del lavoro e capogruppo per il M5S in Commissione Lavoro.
Il Movimento 5 stelle si è impegnato sulla questione a tutti i livelli, dal locale al nazionale. A seguito delle numerose sollecitazioni, la Commissione di inchiesta sugli infortuni si recherà a Carrara il 2 maggio prossimo per effettuare un’ispezione alle Cave. Già nel settembre 2014 abbiamo chiesto alla Commissione parlamentare un intervento organico sulla sicurezza del lavoro nei bacini marmiferi, e un’azione ispettiva alle cave del territorio apuano. Ci troviamo a constatare che i decessi sono diventati cinque dalla nostra segnalazione, e la media degli incidenti dai lievi ai più gravi si verificano con l’intensità di uno ogni due giorni.
Chiediamo azioni concrete. Non è possibile continuare a scavare le montagne con questi ritmi incessanti, a fronte dei continui decessi dei lavoratori del settore, senza prima verificare adeguatamente i motivi per cui questi incidenti avvengono. Si tratta, a tutti gli effetti, di un lavoro usurante ed è necessario intervenire anche sul piano previdenziale. Non è possibile vedere cavatori all’opera a 65 anni, con le condizioni imposte dalla scellerata Legge Fornero. Richiediamo pertanto che i questi lavoratori del settore estrattivo possano andare in pensione annoverandoli nelle categorie che la legge 5/1960 prevede, cioè con le tempistiche dei minatori.
E’ inaccettabile che nel 2016 i lavoratori impegnati nell’estrazione marmifera continuino a morire. Anche la senatrice Laura Bottici, questore del Senato anch’essa di Carrara, si è unita al cordoglio per le vittime.