E’ caos codice degli appalti


L’incompetenza e inefficienza del Governo Renzi ha mostrato ancora una volta il suo volto. Un governo che vuole accentrare tutti i poteri con la ‘deforma’ Renzi-Verdini, quando lo fa poi dimostra che non è nemmeno in grado di farlo.
Oggi a 6 mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti sui 23 provvedimenti la cui pubblicazione era prevista dall’articolato del codice, ne sono stati pubblicati soltanto 3. Per tutti gli altri mancano, i decreti attuativi o le linee guida.
Tanti slogan, ottimi propositi poi quando si tratta di metterli in pratica il governo Renzi non fa più nulla. Tutto si ferma nei meandri della burocrazia governativa.
Tutto fumo niente arrosto e la trasparenza e l’efficienza rimangono nel dimenticatoio.
I ritardi accumulati possono essere rilevati in questa tabella dove sono indicati i 23 provvedimenti dove si rileva il tempo trascorso a partire dal 19 aprile 2016 (data di entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti); per ognuno dei provvedimenti che alla data odierna avrebbe dovuto essere già in vigore.
E’ un provvedimento da allarme rosso. Per nessuno dei provvedimenti è stata rispettata la scadenza prevista. Pensiamo ad esempio al decreto attuativo sulle stazioni appaltanti e centrali di committenza, il direttore dei lavori.
Con l’attuale ritmo è più che probabile che tutti i provvedimenti previsti nell’articolato del Codice (sono 64) difficilmente verranno varati entro un anno dall’entrata in vigore.
Tanto che si parla già di decreto correttivo (quindi si cambierà nuovamente il codice che non è stato ancora attuato…come un gioco dell’Oca senza fine) che dovrebbe portare alcune novità su subappalto, qualificazione delle imprese, soglia per il prezzo più basso e appalto integrato mentre nulla si sa in merito alle richieste evidenziate nella memoria della RPT (Rete delle Professioni tecniche)…
E’ serietà questa? E’ efficienza? A tutto questo #iodicoNO.