Musica, su Lex nostra pdl anti bagarini online

bagarini bigliettini.jpg
Roma, 11.11.2016 – “Pronta una nostra proposta di legge anti bagarinaggio che punta principalmente sulla prevenzione del secondary ticketing on line più che sulle sanzioni atte a contrastare il fenomeno a posteriori, quando il danno ormai è già fatto”. Lo affermano i deputati del M5S annunciando la proposta di legge che sarà pubblicata nelle prossime ore su Lex, la piattaforma web del blog di Beppe Grillo volta a garantire la partecipazione degli iscritti del MoVimento 5stelle alla stesura delle leggi proposte dai portavoce in Parlamento. “Secondo la nostra proposta di legge ‘qualsiasi società che svolga sul mercato italiano operazioni di compravendita online di titoli di ingresso per concerti, opere teatrali, cinematografiche, sportive o qualsivoglia evento di natura artistica o musicale dal vivo deve dotarsi di sistemi efficaci atti a contrastare l’acquisto tramite strumenti automatizzati suscettibili di alterare la libera concorrenza’ – cita testualmente Sergio Battelli, capogruppo M5S in Commissione Politiche Ue e primo firmatario della proposta di legge ‘anti bagarini’ – Il secondary ticket va cioè combattuto alla radice prevedendo l’obbligo di strumenti efficaci volti a bloccare i software usati per l’acquisto massivo di ticket. Tra le altre misure, abbiamo previsto l’obbligo che i biglietti siano nominativi per spettacoli dal vivo con più di mille spettatori, il cui acquisto sarà possibile solo attraverso la registrazione con un documento di identità valido fino a un numero massimo di cinque ticket indicando i rispettivi nominativi dei destinatari. Il biglietto acquistato potrà essere venduto unicamente tramite siti principali o secondari o box office autorizzati che provvederanno a cambiare l’intestazione nominale del nuovo acquirente, il quale, per accedere allo spettacolo, dovrà poi essere riconosciuto. Per chi non rispetta queste regole, acquistando illegalmente per sé o per altri ticket senza indicare il nominativo del titolare, sono sarà punito con multe da 100 a 2000 euro. Previste invece la reclusione da sei mesi a tre anni e multe da 51 a 1.032 euro per chi ‘riproduce illegalmente o falsifica i titoli di ingresso ufficiali al fine di favorirne la commercializzazione sul mercato secondario’, in base a quanto stabilito dall’art. 640, comma 1, del Codice penale. Invitiamo i nostri iscritti – conclude Battelli – a partecipare numerosi al miglioramento di questa nostra proposta di legge volta alla tutela di artisti e consumatori”.