Ministro Poletti, ma in che paese vive?


Il Ministro Poletti, anche oggi ha commesso un altro scivolone, quando ci ha raccontato la favola di un ministro che vive nel Paese delle meraviglie. La realtà è ben altra.
L’Istat ci ha appena detto che la disoccupazione è arrivata all’11,9% e se consideriamo anche gli inattivi arriviamo al 20%. La disoccupazione giovanile è aumentata di due punti percentuali solo nell’ultimo mese, toccando il 39,4%.
Oggi le persone non cercano nemmeno più lavoro per stress e frustrazione. Il mondo del lavoro è più instabile e precario che mai.
Con il Jobs Act i voucher sono esplosi. Nel 2016, sono stati venduti più di 145 milioni, un aumento di circa il 30% rispetto al 2015 e di circa il 70% rispetto al 2014. Ma i giovani non lasciano il nostro Paese solo per questo. I giovani se ne vanno dall’Italia per fuggire da una politica che ha più interesse per banche e lobby, che per giovani e giovanissimi, perché il 28,7% degli italiani è a rischio povertà, perché l’Italia, insieme alla Grecia, è l’unico Paese a non aver ancora introdotto una misura di sostegno al reddito come il reddito di cittadinanza che propone il Movimento 5 Stelle ormai da anni e che è ferma in Commissione Lavoro al Senato da ormai 2 anni.
Perché il 47,3% delle persone dichiarano di non poter permettersi una settimana di vacanza lontano da casa, il 17% di non poter riscaldare adeguatamente la propria abitazione, il 11,8% di non riuscire a fare un pranzo adeguato e il 15% di avere avuto arretrati per mutuo, affitto o bollette.
Perché chiudono 390 imprese al giorno e perché circa 11 milioni di persone non riescono nemmeno ad accedere alle cure. Questo governo ha portato avanti politiche che non hanno tradito solo le attese dei giovani e dei loro genitori, ma anche i principi della nostra carta costituzionale.