Olio palma, annuncio Eni nostra vittoria. Ora ci dia roadmap

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Roma, 9 marzo – “Apprendiamo con favore che Eni, in base a quanto annunciato ieri in audizione al Senato dall’amministratore delegato Descalzi , rinuncerà all’olio di palma per la produzione di biodiesel puntando così ad una riconversione delle raffinerie di Venezia e Gela. Il fatto che anche un colosso dei carburanti come Eni, sotto la pressione sempre più insistente dei nostri rappresentanti, in Italia come in Europa, del mondo ambientalista e di buona parte della società civile, sia costretto a riconoscere le tragiche conseguenze ambientali e sociali legate alla produzione di olio di palma è per il M5S una grande vittoria. Ma si tratta comunque di un primo passo. Non basta infatti che l’Eni annunci l’addio all’olio di palma, pretendiamo che ci fornisca al più presto una roadmap con dati, tempi precisi e azioni concrete”. Lo affermano in una nota congiunta i parlamentari 5stelle Mirko Busto e Carlo Martelli. “Un annuncio che arriva proprio in concomitanza con l’approvazione presso la Commissione Ue per l’Ambiente, la Sanità pubblica e la Sicurezza alimentare (Envi) di alcuni nostri emendamenti ad una relazione sull’olio tropicale che prevedono, tra le altre cose, il divieto dell’utilizzo dell’olio di palma come ingrediente dei biocarburanti entro il 2020. Un’azione urgente se si pensa che l’olio di palma, in base a quanto riportato in uno studio dell’Ong internazionale ‘Trasporti & Ambiente’, è il biocombustibile che produce più emissioni di gas serra, il 303% delle emissioni di diesel fossile”, dichiara Mirko Busto, deputato M5S in Commissione Ambiente. “Solo pochi giorni fa abbiamo promosso un convegno con aziende agroalimentari italiane che hanno sostituito l’olio di palma nei loro prodotti e abbiamo presentato una nostra proposta di legge per vietare l’importazione dell’olio tropicale in tutte le filiere produttive in Italia, dall’agroalimentare alla cosmesi fino ai biocombustibili – dichiara Carlo Martelli, senatore M5S in Commissione Ambiente e primo firmatario del provvedimento – I segnali che vengono dal mondo produttivo e dai consumatori non possono più essere ignorati dalle Istituzioni e dall’intera classe politica. Il Governo calendarizzi e approvi al più presto la nostra legge rendendo così effettive e obbligatorie quelle che sono, per il momento, le dichiarazioni d’intenti di Eni e, in generale, del mercato”.