Dieselgate, Governo nega trasferimento funzionari indagati

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Roma, 24 maggio – “Il Ministero dei Trasporti dice no al trasferimento di ruolo dei dirigenti coinvolti nello scandalo italiano ‘Dieselgate’ legato ai Filtri Anti Particolato (FAP) affermando, da un lato, di non voler entrare nel merito della vicenda ‘per riserbo istituzionale’ in quanto attualmente al vaglio della magistratura, e sbilanciandosi, dall’altro lato, con una posizione negazionista riguardo agli effetti nocivi sulla salute dei filtri Fap. Una risposta vergognosa che non tiene conto né delle ragioni di opportunità politica né del principio di precauzione”. Così i deputati del M5S della Commissione Trasporti commentano la risposta del dicastero al question time promosso da Arianna Spessotto, capogruppo 5stelle in Commissione, proprio per chiedere il trasferimento di ruolo dei dirigenti del Ministero dei Trasporti, attualmente indagati nello scandalo delle emissioni inquinanti dei filtri FAP. “Eppure si tratta di tre funzionari apicali del dicastero a guida Delrio per i quali è arrivato l’ordine d’imputazione coatta per le irregolarità emerse nella procedura di omologazione dei filtri Fap e il cui comportamento è stato definito dal Gip ‘connivente con le case costruttrici’. Inoltre – incalza Spessotto – a differenza di quanto sostenuto dal Ministero, accreditati studi scientifici hanno dimostrato la pericolosità dei FAP e messo in dubbio la loro efficacia: tra questi, uno studio dello stesso Istituto Superiore di Sanità (ISS) del 2015 rilevava come il nano particolato, prodotto dai filtri, avesse un potenziale tossico superiore rispetto al Pm 2,5 o Pm 10. Anche il Prof. Montanari, esperto di nano patologie, ha denunciato l’estrema pericolosità dei filtri FAP, colpevoli di provocare una distorsione della percezione dell’inquinamento, un aumento dei costi di gestione, oltre che una diminuzione delle prestazione del veicolo. Secondo un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente, l’Italia con circa 60mila vittime l’anno è il Paese europeo con il più alto numero di morti premature dovute all’inquinamento da polveri sottili. Il ministro Delrio venga a riferire in Commissione, proceda quanto prima al trasferimento dei tre indagati ad altra mansione visto il ruolo che attualmente ricoprono e chiarisca la vicenda di Fiat Chrysler (Fca) contro cui, è notizia di oggi, gli Stati Uniti hanno avviato una causa proprio per avere violato la legge sulle emissioni diesel”.