Alimenti, garantire tracciabilità tartufo contro mercato nero

tartufi.jpg
Roma, 21 giugno – “Garantire la tracciabilità della filiera produttiva del tartufo e un’armonizzazione delle procedure tra le diverse regioni italiane in modo da tutelare il comparto dal mercato nero e dalla concorrenza delle produzioni estere. A tale scopo è fondamentale la rapida costituzione del Tavolo Tecnico per la discussione e l’approvazione del Piano Nazionale della filiera del tartufo 2017-2020, e procedere con la votazione in Conferenza Stato-Regioni. È un controsenso che la presentazione della candidatura del tartufo italiano a patrimonio dell’Unesco avvenga senza aver prima disposto le azioni essenziali per proteggerne la qualità e i requisiti minimi di sicurezza alimentare”. È questo, in sintesi, il contenuto dell’interrogazione al ministro delle Politiche Agricole, Martina, presentata dai deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura Massimiliano Bernini e Chiara Gagnarli. “Bisogna arginare il calo degli acquisti formali di tartufo che attualmente si attesta a circa il 50% rispetto il 2016 con punte del 95% in alcune regioni del Sud, a favore del mercato informale con tutti i rischi che derivano in termini di tracciabilità. Per questo – proseguono i deputati 5stelle – abbiamo chiesto al ministro Martina perché non sia ancora stato convocato del Tavolo tecnico e quali siano le tempistiche per la sua istituzione ed approvazione definitiva del Piano nazionale. Ci aspettiamo una risposta rapida ed esaustiva”. “Si tratta di uno strumento ancora più urgente se si considera l’inadeguatezza della proposta di legge, il testo unificato Faenzi-Fiorio, su cui stiamo lavorando in Commissione. Un testo che, come sottolineato da molti soggetti auditi, fatica a rispondere alle esigenze della filiera e non mette al centro alcuni punti cardine, come la tutela delle aree naturali produttive, la stesura di un protocollo nazionale per la certificazione vivaistica delle piante tartufigene, il finanziamento della ricerca scientifica e della formazione dei vari attori della filiera, un’efficace tracciabilità e nuove norme per una fiscalità che riconosca ai tartufi lo status di prodotti agricoli e consenta di far emergere il mercato nero”, concludono i parlamentari 5stelle.