Siccità, Governo annuncia oltre 700 mln euro ma senza piano

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Roma, 28 giugno – “Il Governo annuncia un pacchetto di investimenti per complessivi 700 milioni di euro nei prossimi anni ma senza spiegare come intenda verificare a livello nazionale, e in via preliminare, le opere irrigue esistenti e l’operato dei diversi consorzi né ha spiegato con quale cronoprogramma intenda realizzare la riprogettazione della rete idrica e di quella consortile”. Così i deputati del MoVimento 5stelle commentano la risposta del Ministero delle Politiche Agricole al question time sulle ripercussioni della siccità nel settore agricolo. “Il Ministero delle Politiche Agricole si è soffermato sulla dotazione finanziaria che da sola non è sufficiente a garantire una corretta gestione della risorsa idrica in agricoltura, vista soprattutto la situazione a macchia di leopardo che ad oggi ne caratterizza la gestione – spiega la deputata 5stelle Silvia Benedetti, promotrice del question time – Da un lato infatti ci sono opere per le quali i soldi tardano ad arrivare, come il LEB, il canale che attraversa 100mila ettari e che è fondamentale per la stagione irrigua in Veneto, e, dall’altro, consorzi che non garantiscono una trasparenza nella gestione dei fondi per gli interventi necessari. Inoltre il ministro dice che ‘proprio in questi giorni pervengono le proposte progettuali per l’efficientamento nell’uso dell’acqua in agricoltura con investimenti mirati atti a migliorare la capacità di accumulo delle acque e le modalità di gestione della risorsa idrica a fini irrigui’. Una questione nota da tempo e che testimonia come non ci sia ancora un cronoprogramma per la prevenzione della siccità ma che si è ancora alla fase embrionale della presentazione dei progetti”. “Senza pianificazione si rischia di replicare la cattiva gestione della risorsa idrica e dei soldi pubblici affidandosi all’onestà delle singole realtà territoriali. Chiediamo inoltre l’introduzione di un Piano Nazionale degli Invasi per poter trattenere le acque di pioggia, creando riserve utili e limitando il rischio idrogeologico per le comunità, visto che attualmente riusciamo a preservarne solo l’11%”, concludono i parlamentari 5stelle.