Agricoltura, da Governo sistema farsa su controlli biologico

Thumbnail image for agricoltura.jpg
Roma, 30 giugno – “Il sistema di controlli per la lotta alla contraffazione dei prodotti biologici, previsto nel decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, è a sua volta, e paradossalmente, una farsa”. Lo dichiarano i deputati del MoVimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura. “Diverse le criticità riscontrate. Eccole: innanzitutto il decreto del Governo accentua la frammentazione delle competenze e attività di controllo, visto che l’autorità competente, il Ministero delle Politiche Agricole, le delega ad organismi privati e autorizzati. Eppure si tratta di compiti che di norma vengono svolti principalmente dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF) e dal Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare. Una parcellizzazione – spiega Filippo Gallinella, deputato 5stelle in Commissione Agricoltura – che rende l’intero sistema anti truffa inefficace, anche perché sono le Regioni e le province autonome ad esercitare l’attività di vigilanza negli ambiti territoriali di competenza. Sarebbe meglio potenziare L’Icqrf. Inoltre – continua Gallinella – nel decreto rimane in sospeso anche la questione dei conflitti d’interessi. All’art. 4, relativo alle procedure per la presentazione dell’istanza di autorizzazione da parte degli organismi di controllo e allo svolgimento dell’attività di verifica, si legge che tale richiesta deve contenere anche un elenco delle misure precauzionali che l’organismo intende imporre agli operatori soggetti al suo controllo, nonché le misure da applicare in caso di accertamento di irregolarità, infrazioni, ecc. Questa previsione appare assolutamente inopportuna, poiché non deve essere l’organismo di controllo a stabilire le misure da applicare alle irregolarità ed il tariffario da estendere agli operatori, altrimenti ognuno può fare le regole che vuole”. “Infine, all’articolo 7, quello relativo alla sospensione e revoca dell’autorizzazione, vengono stabiliti i casi in cui può essere abrogato consenso ad operare per l’organismo di controllo. Emerge un eccessivo automatismo tra irregolarità e sospensione dell’autorizzazione: se manca del tutto la previsione di una contenuta discrezionalità, come nel caso di inadempimenti di carattere formale, si rischia di bloccare l’intero sistema di certificazione”. “Il Governo corregga queste storture e, come abbiamo chiesto più volte, estende la normativa ‘anti falsari’ (articolo 517-quater del codice penale) alla contraffazione o alterazione di prodotti biologici, e alla messa in vendita o in circolazione di alimenti falsamente presentati come biologici”.