DL SOSTEGNI, M5S: OK PARERE, ORA SOSTENIAMO SEMPLICAZIONE NORMATIVA RISPETTANDO AMBIENTE

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Roma, 8 apr. – “La commissione agricoltura del Senato ha dato esito favorevole al parere sul Dl Sostegni. Nel documento abbiamo inserito alcuni punti che per noi del Movimento 5 Stelle sono fondamentali.
La transizione ecologica deve coinvolgere le aziende agricole, per questo nel documento, come nel parere al Piano di ripresa italiano, abbiamo chiesto la possibilità di estendere il Superbonus 110% anche per le aziende agricole e agrituristiche”. Lo dichiarano i portavoce del Movimento 5 Stelle in commissione agricoltura di Palazzo Madama.
“Abbiamo bisogno, inoltre, di un cambio di paradigma prestando maggiore attenzione alle nostre risorse e gli impatti che le produzioni hanno sull’ambiente”.

“Per quanto siano stati già previsti contributi a fondo perduto anche per il reddito agrario – continuano i senatori M5S -, aumentati i giorni di cassa integrazione per i lavoratori agricoli a tempo indeterminato, aggiunta la decontribuzione del mese di gennaio per le imprese agricole e stanziati 150 milioni in più alle filiere agroalimentari, alcune specificità dei vari rami dell’agricoltura hanno bisogno di attenzione non solo in termini economici ma anche di semplificazione normativa. Tra questi rileviamo: la moratoria fino al 31 dicembre sui prestiti, l’istituzione di un fondo rotativo presso ISMEA per l’agevolazione del credito e nuove risorse per la promozione del Made in Italy e lotta alla contraffazione, la necessità di intervenire a favore dell’imprenditoria femminile ma anche quella di sostenere realtà locali come le piccole cantine operanti nel settore vitivinicolo e brassicolo.

Inoltre, va sostenuta con forza una riconversione della rete irrigua, attraverso una costante manutenzione e ammodernamento delle infrastrutture”, specificano i commissari M5S.

“Nel documento la commissione ha chiesto interventi specifici a sostegno del settore florovivaistico e apistico prevedendo, ad esempio, per quest’ultimo, una riduzione dell’iva per quanto concerne il servizio di impollinazione dal 22% al 4%”. “Ricordiamo che questo è un settore particolarmente in crisi causata non solo dalla pandemia ma anche dai fattori climatici che stanno sconvolgendo il nostro Pianeta. Un’azione in tal senso è auspicata vista anche la recente firma della Direttiva 2021, firmata dal Ministro Cingolani, che vede al centro proprio la tutela della biodiversità” concludono i senatori Naturale, Trentacoste, Agostinelli, Puglia e Leone.