M5S: “Intollerabile Guidi. I parlamentari devono partecipare ai tavoli di crisi”
“Quello che sta avvenendo al ministero dello Sviluppo non si è mai visto prima. Escludere i parlamentari dai tavoli di crisi aziendali è un vulnus ai danni della stessa funzione costituzionale dell’eletto, soprattutto in relazione al territorio di provenienza”. Lo denuncia il M5S che ha depositato pochi giorni fa un’interrogazione in merito, a prima firma Riccardo Nuti.
“Il comportamento del ministro Guidi dà il segno della considerazione che il governo ha del Parlamento. In assenza di osservatori indipendenti, chi mi garantisce che la compilazione del verbale della riunione sia imparziale e dettagliata? Come si fa a presentare proposte o emendamenti se non si può assistere, anche solo da uditori, alle vertenze tra le parti e non si possono conoscere le evoluzioni delle trattative? Dopo l’inchiesta sulle grandi opere, se il Mise non ha nulla da nascondere, perché non ci fa assistere?”, si chiede Nuti.
“La Boldini non può e non deve accettare uno schiaffo di questo genere senza reagire. Dobbiamo fidarci ciecamente delle risposte, quasi sempre troppo tardive e spesso lacunose, del ministero agli atti di sindacato ispettivo? La presidenza della Camera – chiude il deputato Cinquestelle siciliano – deve reagire a quella che si configura come una lesione intollerabile alle prerogative del Parlamento sovrano”.