Consob. Caro Padoan, ora basta: Vegas deve andare a casa

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Stop a questo teatrino. Il governo accompagni Vegas fuori dalla porta della Consob o comunque segnali all’autorità giudiziaria i possibili profili di violazione delle norme di legge. Non ci si può nascondere dietro l’alibi dell’indipendenza dell’authority. Essa non può essere considerata autonoma solo quando conviene.
Bisogna applicare in modo effettivo la comunicazione Consob del marzo 2009, ai tempi della gestione Cardia, in cui si raccomanda l’indicazione degli scenari probabilistici nella scheda delle obbligazioni subordinate destinate agli investitori. Non esiste alcuna contrarietà delle norme europee alla messa a punto di previsioni chiare sulla rischiosità di determinati prodotti. Vegas, a partire dal 2011, ha chiaramente ottemperato ai desiderata dei suoi amici banchieri, a scapito della trasparenza e della tutela del risparmio. Noi lo diciamo da oltre due anni, Report lo ha confermato e anche il governo lo sa bene: deve andare a casa.
Padoan non ci racconti favole. Lui stesso si è detto favorevole agli scenari probabilistici, mentre il suo viceministro Casero, a febbraio scorso, qui alla Camera, rispose a una nostra interrogazione e giustificò la Consob, sostenendo che non era obbligata a introdurre gli scenari e che, anzi, essi cozzavano con la normativa Ue.
Chi dobbiamo stare a sentire? Dal governo pretendiamo chiarezza e coerenza. Investitori e risparmiatori non possono riguadagnare fiducia nel nostro Paese finché certi personaggi avranno ruoli chiave in seno ai soggetti regolatori.
Oggi Laura Castelli e Carla Ruocco interrogano in aula sul tema il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.